“Reperire, capire e comunicare l’informazione giuridica” il 14 novembre scorso presso la sede di ITTIG CNR, a Firenze ricercatori, studiosi e giornalisti si sono incontrati per confrontarsi su questo tema, nel corso di un seminario organizzato dall’Istituto di teoria e tecniche dell’informazione giuridica del CNR, dall’Associazione per la qualità degli atti amministrativi (AQuAA) e dall’Ordine dei giornalisti della Toscana. Infatti l’Associazione per la qualità degli atti amministrativi (Aquaa), fondata dall’Accademia della Crusca e dall’Istituto di teoria e tecniche dell’informazione giuridica del CNR oltre a diffondere la Guida alla redazione degli atti amministrativi prodotta dai due prestigiosi enti, intende promuovere innovative iniziative scientifiche e tecnologiche per la semplificazione e la trasparenza dell’informazione amministrativa. L’associazione che oltre ai due enti fondatori vede tra i soci alcuni degli studiosi che hanno partecipato alla stesura della Guida, altri esperti e funzionari pubblici interessati a migliorare la qualità degli atti amministrativi e a semplificarne forme e contenuti, organizza con regolarità seminari per promuovere la semplificazione del linguaggio amministrativo. Proprio nell’ambito di tale attività di diffusione e promozione della Guida e delle sue regole contro il burocratese è nato questo incontro con i giornalisti toscani, che seppure non direttamente interessati alla produzione dei testi giuridici, sono spesso chiamati a comunicarli in forma semplificata ai cittadini per mezzo dei loro media.
Con questa finalità formativa e al contempo dialogica sono stati quindi previsti una serie di interventi che hanno spaziato da temi relativi a come reperire l’informazione giuridica, all’influsso che il linguaggio dei media può arrivare ad avere sugli stessi testi normativi. Così dopo i canonici saluti iniziali del direttore f.f. ITTIG Pietro Mercatali, del presidente onorario di AQuAA Raffaele Libertini e di Nicola Novelli per l’Ordine dei giornalisti della Toscana, si sono intervallate 7 relazioni la prima delle quali di Piero Meucci ha verificato come i mezzi di informazione comunicano l’informazione giuridica, proponendo oltre a una analisi del fenomeno, anche possibili rimedi per una migliore comprensibilità di tale informazione. Marina Pietrangelo (ITTIG-CNR) ha invece spiegato le varie modalità di accesso alle fonti normative, dalla fase dell’iniziativa alla pubblicazione ufficiale accennando anche agli obblighi di trasparenza e alle prassi di “segretezza”. Giulia Venturi e Dominique Brunato per l’Istituto di linguistica computazionale del CNR di Pisa hanno poi mostrato come semplificare il burocratese anche grazie a strumenti come READ-IT, che si pone come ausilio alla scrittura semplificata del testo, mentre Stefania Iannizzotto per l’Accademia della Crusca ha fatto alcune osservazioni linguistiche su come superare il burocratese mostrando esempi in tema di tecnicismi burocratici e di linguaggio di genere. Marco Ferrazzoli – capo ufficio stampa del CNR – ha invece declinato il tema su come si debba fare comunicazione e informazione scientifica all’interno di un grande organismo di ricerca come appunto il CNR, mentre Costanza Sanchini per l’Associazione per la qualità degli atti amministrativi, partendo dalla strutturazione del provvedimento amministrativo così come proposta dalla Guida ha poi esemplificato alcuni dei vizi più ricorrenti negli atti delle nostre PA, affinchè i giornalisti potessero verificare alcuni cosi concreti di provvedimenti amministrativi annullabili. Infine Chiara Fioravanti e Francesco Romano (ITTIG-CNR) hanno mostrato alcuni dei risultati di una ricerca che stanno svolgendo e che, partendo dal linguaggio dei media, ha analizzato la presenza nei testi normativi di termini considerati “a rischio discriminatorio” verso i cittadini di Paesi terzi presenti in Italia, al fine di proporre applicazioni informatiche, sia per misurare la presenza nel lessico normativo e amministrativo di tali parole, sia per supportare il drafting amministrativo e normativo tenendo conto di tali “pericoli”. Il Direttore dell’Ittig ha concluso i lavori riprendendo l’idea di Piero Meucci di cercare di creare, se possibile, un gruppo di lavoro misto, giuristi e giornalisti, per una valutazione rapida dei testi e dei provvedimenti amministrativi e normativi.
Le relazioni:


