Il Progetto è co-finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma “Diritti Fondamentali e Cittadinanza 2013” (JUST/2013/FRC/AG), e sarà realizzato tra febbraio 2015 e gennaio 2017, sotto il coordinamento scientifico della Professoressa Adelina Adinolfi (professore ordinario di Diritto dell’Unione europea – Università degli Studi di Firenze).
I partners elaboreranno alcuni strumenti volti a consentire a giudici, avvocati, difensori civici e altri enti che si occupano di tutela dei diritti fondamentali, nonché alle stesse vittime di violazioni di tali diritti, di individuare agevolmente quando è possibile invocare la protezione offerta dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Il Progetto mira infatti a contrastare il senso di frustrazione e di sfiducia nei confronti dell’Unione europea che le vittime di violazioni di diritti fondamentali sperimentano quando, a causa della scarsa conoscenza delle regole che governano l’applicazione della Carta, cercano invano di ottenere tutela in base alla Carta in un caso che si colloca al di fuori del suo ambito applicativo. Allo stesso tempo, il Progetto tenderà a ridurre il rischio di perdita di tempo e di denaro che inevitabilmente consegue a tali situazioni. Gli strumenti predisposti dai partners si propongono, così, di recare beneficio alla effettività della protezione dei diritti fondamentali e alla corretta amministrazione della giustizia nell’Unione europea.In particolare, sarà sviluppato un elenco di criteri esemplificativi (Admissibility Checklist) che, in combinazione con i materiali raccolti all’interno di una banca dati (CharterClick! Database), permetterà di stabilire se uno specifico caso in cui viene in rilievo una violazione dei diritti fondamentali rientra nell’ambito di applicazione della Carta. Saranno, inoltre, elaborate delle Linee guida pratiche sull’applicazione della Carta (Practical Guidelines on the application of the Charter) e un Documento sulle migliori pratiche degli enti che operano a tutela dei diritti fondamentali a livello nazionale (Document on the Best Practices of the National Human Rights Bodies).
Questi strumenti saranno testati attraverso una serie di eventi formativi che saranno organizzati in 5 diversi Stati membri (Francia, Germania, Italia, Svezia, Regno Unito).
Dopo il completamento del Progetto, tutti gli strumenti saranno resi disponibili su una piattaforma on-line (CharterClick!), che sarà accessibile all’indirizzo www.charterclick.eu.
Dopo la prima riunione del consorzio (6 febbraio 2015), verrà lanciata la webpage del Progetto (all’indirizzo di cui sopra), nella quale saranno rese disponibili informazioni sul Progetto stesso e sul suo iter di svolgimento.
Chiunque fosse interessato può rivolgersi per informazioni al responsabile scientifico del Progetto (adelina.adinolfi@unifi.it) e al project manager (nicole.lazzerini@alice.it).
Coordinator
Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Scienze Giuridiche (IT)
Co-beneficiaries
Associate partners