l diritto, considerato nella varietà dei suoi aspetti teorici e operativi, come oggetto conoscitivo da comunicare e come contenuto da comprendere ed interpretare, si serve del linguaggio. La qualità e il rigore terminologico nei discorsi e nei testi giuridici dipendono in gran parte dalla coerenza fra l’organizzazione lessicale e l’organizzazione concettuale. Come il giurista nell’interpretazione del discorso giuridico, anche l’ingegnere della conoscenza si trova ad affrontare il livello linguistico come chiave di accesso per archiviare, gestire, trasferire e condividere l’informazione contenuta nei documenti digitali. Le tecniche di trattamento automatico del linguaggio (Natural Language Processing) sono al tempo stesso strumento per l’analisi e mezzo per la costruzione di risorse. Esse supportano lo sviluppo di reti semantiche descrittive della conoscenza giuridica, di lessici terminologici multilingue relativi a settori giuridici specifici e di ontologie di dominio, componenti indispensabili per la realizzazione del web semantico per il diritto. Due sono gli obiettivi verso un ‘buon diritto’: costruire una rete globale in cui le fonti giuridiche multilivello e multilingue siano coerentemente integrate e migliorare la redazione dell’atto giuridico ab origine.
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