Informatica e diritto, I Annata, Vol. I, 1975, n. 1, pp. 90-104

Luciano Russi

L'impiego degli elaboratori elettronici nel campo del diritto: limiti e possibilità nell'unificazione dei metodi

The Application of Computers to Law-Unification of Methods: Limits and Possibilities

In Italia sono rilevabili notevoli ritardi e difficoltà nell’applicazione degli elaboratori elettronici ai sistemi giuridici. Un’attenta analisi delle cause del fenomeno consente, tra l’altro, di comparare la situazione italiana nel settore con quella degli altri paesi, al fine di trarne opportuni indirizzi di riforma. Il mancato o limitato sviluppo applicativo delle tecnologie informatiche nel campo giuridico in Italia sarebbe riconducibile a molteplici cause, individuabili come vincoli istituzionali (mancata diffusione delle innovazioni tecnologiche nelle facoltà umanistiche; disinteresse pubblico per le applicazioni d’informatica giuridica; inesistenza d’un organismo coordinatore e, al limite, gestore in toto dell’informazione giuridica; eccessiva burocratizzazione dei rapporti tra gli organismi interessati), vincoli economici (necessità d’ingenti impegni di capitale), vincoli innovativi (basso indice d’assorbimento delle innovazioni in campo giuridico) e vincoli culturali (erronea percezione delle reali possibilità applicative delle tecniche informatiche al diritto). Nell’analisi oggettiva delle tendenze verso l’unificazione dei metodi espresse in seno ai vari progetti italiani, viene rilevato poi preliminarmente come il comportamento dei vari centri d’elaborazione elettronica dei dati operanti nel campo del diritto si sia orientato o nel senso del frazionamento delle iniziative (casuale o concordato) o nel senso della sovrapposizione, della divergenza o dell’assorbimento tra le stesse. Per quanto riguarda l’input e la memorizzazione, in Italia sono state adottate tre tecniche diverse: quella dei linguaggi naturali (immissione del testo nella forma originale o full text), quella dei linguaggi documentari (immissione di indici di classificazione o parole chiave) e quella dei linguaggi pseudo-naturali (immissione del testo di massime o abstracts redatti in un linguaggio altamente formalizzato). Qualunque sia il sistema di input e di memorizzazione, è necessario però che si standardizzino le caratteristiche delle basi informative o, quanto meno, che si unifichino le tecniche descrittive dei vari records e dei vari files relativi sia ai documenti che ai thesauri. Nel campo dell’elaborazione dell’informazione le possibilità d’unificazione sono molte, com’è dimostrato del resto dal fatto che varie case costruttrici di elaboratori elettronici mettono a disposizione dei clienti software applicativo standard; è necessario però che le organizzazioni cui fanno capo i vari progetti recepiscano l’utilità tecnico-economica di servizi di programmi standard, anziché crearne di nuovi. Le possibilità e i limiti dell’unificazione dell’output sono da collegare invece all’impiego d’una tecnologia più avanzata nelle richieste degli utenti dei sistemi informativi e a un’esatta valutazione del rapporto tra costi e benefici dei sistemi di teleprocessing rispetto a quelli batch. Si osserva, infine, che, al fine di raggiungere quei livelli d’unificazione che le altre nazioni europee hanno già raggiunto e in vista anche della futura integrazione delle basi informative dei sistemi giuridici europei, è necessario superare l’attuale stato di frazionamento delle iniziative esistenti ed elaborare un sistema nazionale integrato che, nel rispetto delle autonomie e delle specializzazioni, distribuisca adeguatamente compiti e risorse pubbliche e private.

Great delays and difficulties in the application of computers to law have been noted in Italy. In the course of a careful analysis of the causes of this problem it has also been possible to compare the Italian situation in the sector to that of other nations and to draw from it valuable examples of reform. The very limited development of informatic techniques applied to law in Italy may be attributed to various causes, such as institutional bonds (non diffusion of informatic techniques in Faculties of Humanistic studies; general lack of public interest in the use of informatics applied to law; non-existence of a body co-ordinating or at least managing in toto informatics applied to law; excessive red-tape between the bodies concerned), economic bonds (need far great capital outlay), innovating bonds (low assimilation rate of innovations in the legal field) and cultural bonds (erroneous evaluation of the practical possibilities for the application of informatic techniques to law). In the course of an objective analysis of the trends towards the unification of the methods used in the Italian projects, it has been observed that the various Centres far the electronic processing of legal data have tended either to split up the initiatives (either by chance or by arrangement), overlap, diverge, or assimilate them. Three different input and storing techniques have been applied in Italy: that of the natural languages (the text is stored in its original full text form), that of documentary languages (storage of classification indexes or key-words) and that of the pseudo-natural languages (the text is stored in the form of abstracts using a highly formal language). Whichever system of input and storage is used, it is necessary to standardize the characteristics of data bases or, at least, to unify the descriptive techniques of the various records and files related to both the documents and the thesauri. The abundance of unification possibilities in information processing is proved by the fact that various makes of electronic computers offer their customers software packages. It is, however, essential that the organizations linked with the different projects realize the technical and economic of using standard programmes rather than creating new ones. The employment of a more advanced technology to meet the requirements of the users of information systems, and an accurate evaluation of the balance between costs and benefits of teleprocessing as compared to batch systems, determine the possibilities and the limits of the unification of output. Lastly it should be noted that in order to reach standards of unification comparable to those of the other European nations, and also with a view to the future integration of European legal data bases, it is necessary to unify existing initiatives, and work out an integrated national system for the distribution of tasks and public and private funds which would not interfere with the independence and specialization of the various centres.

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