Informatica e diritto, I Annata, Vol. I, 1975, n. 2, pp. 415-431

Mario G. Losano

Elaboratori elettronici e pubblica amministrazione in Giappone

Computers and Public Administration in Japan

La storia dell'industria elettronica e, in particolare, dell'industria dei calcolatori in Giappone dimostra chiaramente come questo Stato - diversamente dall'Italia con cui pure, dal punto di vista economico e geografico, presenta alcuni tratti in comune - sia riuscito a ottenere in breve tempo risultati senza dubbio stupefacenti: il Giappone, infatti, ha oggi la seconda industria mondiale degli elaboratori elettronici, mentre l'Italia ha poco più dei minicomputers presentati recentemente. L'intervento statale a tutela della produzione di elaboratori giapponesi si può distinguere in intervento diretto e intervento indiretto: l'intervento diretto si attua mediante l'emanazione d'una legislazione d'incentivazione anche formalmente molto esplicita, mentre l'intervento indiretto si concreta nelle modificazioni già introdotte nella legislazione sulle telecomunicazioni in relazione all'uso delle linee telefoniche ai fini dell'elaborazione elettronica e nella prospettata revisione del codice commerciale giapponese in merito alla possibilità d'accettare la registrazione magnetica come prova documentaria in tribunale. Accanto a questi due tipi d'incentivazione interna esistono poi anche misure protezionistiche che il governo giapponese adotta per favorire l'industria elettronica. Vengono descritti due esempi di automazione della pubblica amministrazione, quello della biblioteca nazionale e quello dell'ufficio di collocamento, e illustrati brevemente gli obiettivi fissati dal computer use development institute per lo sviluppo dell'informatica nella società computerizzata del 2000.

The history of the Japanese electronics industry in general and the computer industry in particular shows this country – unlike Italy with which, form the point of view of geography and economics, it has much in common – has managed to get amazing results in a very short time. Today, Japan has the world's second most important computer industry while Italy has little besides the mini-computers presented recently. State intervention aimed at protecting the production of Japanese computers is both direct – formally explicit legislation offering incentives – and indirect – changes in the existing legislation governing telecommunications (regarding the use of leased telephone liens for data processing) and the planned changes in the Japanese commercial code regarding the admission by the Courts of magnetically recorded evidence. Besides these incentives, the Japanese Government has also adopted protectionist measures in favour of the electronics industry. Two examples of automatization in Public Administration are given: that of the National Library and that of the Labour Exchange. The plans of the Computer Use Development Institute for the development of informatics the computerized society of the year 2000 are also illustrated.

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