Informatica e diritto, XV Annata, Vol. XV, 1989, n. 1, pp. 83-98

Maria Fernanda Guerrero

Osservazioni sulla proposta di legge sulla privacy nella Repubblica di Colombia

Comments on the Privacy Bill in the Republic of Colombia

L'articolo, preceduto da una nota esplicativa di Mario G. Losano, ritorna sulla proposta di legge sulla privacy formulata nella Repubblica di Colombia e presentata, in lingua italiana, nel numero precedente di questa stessa rivista (vedi "Informatica e diritto", XIV (1988), n. 3, pp. 117-132). Nel testo tradotto in quel fascicolo, infatti, erano menzionate numerose istituzioni e presupposti vari concetti di diritto positivo e di tecnica legislativa che, per il giurista non colombiano, ovviamente richiedono chiarimenti e precisazioni.
Al fine di consentire al lettore un'esatta comprensione e una corretta valutazione comparatistica della proposta legislativa pubblicata vengono qui fornite osservazioni riguardanti non solo concetti giuridici generali ("persona", "opinione pubblica"), ma anche caratteristiche del procedimento di produzione e della struttura formale delle leggi nella Repubblica di Colombia ("proposta di progetto di legge", "Il Congresso della Colombia decreta...", "paragrafo", "promulgazione"),  organismi costituzionali (Procura generale della nazione, Presidenza del Senato e della Camera, Corte suprema di giustizia, Consiglio di Stato, Ispettore generale della Repubblica, Governo), enti pubblici (Impresa nazionale di telecomunicazioni, Istituto di assicurazioni sociali), organi della Pubblica Amministrazione e pubblici funzionari (Dipartimento amministrativo nazionale di statistica, Conservatore dei registri degli atti pubblici), composizione, poteri e funzioni della Commissione per la protezione dei dati personali (rappresentanza delle associazioni sindacali, ispezioni e perquisizioni), requisiti e stato giuridico ed economico del suo Presidente ("cittadino colombiano per nascita", "titolo professionale", "retribuzione") e, infine, reati e sanzioni attinenti all'esigenza della protezione dei dati personali ("delitto grave", "multa", "reclusione", "pene accessorie", "interdizione dai diritti e da funzioni pubbliche").

The article, introduced with a brief explanatory note by Mario G. Losano, re-examines the Privacy Bill drafted in the Republic of Colombia and presented, in Italian, in the previous issue of this journal (see «Informatica e diritto», XIV, 1988, No. 3, pp. 117-132). In the text translated in that issue numerous legal principles were, in fact, mentioned and various positive law concepts and notions of legislative drafting technique presumed, which obviously require clarification and elucidation for a non-Colombia n lawyer. In order to give the reader a dear understanding and to allow him to make a proper comparative evaluation of the Bill, comments are, therefore, made not only regarding legal concepts («person», «public opinion»), but also about the procedure for the drafting and formal structure of legislation in the Republic of Colombia («Bill», «the Congress of Colombia decrees ... », «section», «promulgation»), constitutional bodies (Public Prosecutor's Office Presidency of the Senate and the House of Representatives, Council of State, Inspector General of the Republic, Government) and public bodies (National Telecommunications Agency, Social Insurance Institute), organs of the Public Administration and public officials (National Administrative Department of Statistics, Keeper of the Registers of Public Documents Under Seal), the membership, powers and role of the Personal Data Protection Commission («trade union representation», «search and inspection», qualifications and the legal and economical status of its Chairman («Colombian citizen by birth», «professional qualification», «remuneration»), offences and punishments arising out of the need to protect personal data («serious offence», «fine», «imprisonment», «additional punishment», interdiction from rights and from holding public offices»).

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